Le trappole e i benefici della superstizione, quali sono? La superstizione consiste nell’attribuire a determinati comportamenti, fatti, persone o oggetti il potere di influenzare il corso degli eventi. Indossare amuleti, attuare piccoli rituali propiziatori o evitare certe azioni per scaramanzia, fanno parte del vivere comune e rappresentano una costante in ogni cultura.
La tendenza ad associare in modo arbitrario e irrazionale certi fenomeni a possibili conseguenze fortunate o sfortunate è una delle prove incontrovertibili della complessità e del fascino della mente umana.
La superstizione è intelligente?
Ad un’analisi puramente razionale, la superstizione può apparire come un’attitudine stupida e grottesca. Evitare di passare sotto una scala, girare con un cornetto in tasca, preoccuparsi se un gatto nero attraversi la strada rappresentano, invece, autentici tentativi della mente di “semplificare” la realtà e di convogliare il pensiero sull’illusione rassicurante e positiva di poter scongiurare accadimenti negativi o di controllare la fortuna.
I benefici della superstizione.
Il bisogno di superstizione è probabilmente legato al grado di stress e di frustrazione vissuti dalla persona in un particolare momento della propria esistenza. Ma ciò non significa che le persone superstizione siano irrimediabilmente insicure o inconcludenti.
Le trappole della superstizione.
Intorno a queste superstizioni “positive”, ruota il pericolo dell’ossessione e della depressione, che possono trasformare un benefico auto-inganno in un terribile maleficio. Accade quando le credenze irrazionali prevalgono sul senso di realtà, sino a sostituirlo e a condizionare in modo significativo le relazioni e i comportamenti di una persona.
Un esempio di “superstizione disfunzionale” è il malocchio, ovvero la convinzione che i propri guai, malanni e insuccessi dipendano da qualcuno o qualcosa, che per invidia o cattiveria, condizionino negativamente il corso della propria vita. Per molte persone, l’idea angosciante di essere colpite da una maledizione può rappresentare, tutto sommato, una difesa psicologica da una biografia infelice a cui hanno dovuto (o deciso di) arrendersi.
Superstizione e psicopatologia.
La superstizione gioca un ruolo-chiave nella maggior parte dei disturbi psicologi gravi, dove assume le forme più diverse. Nel gioco d’azzardo patologico, è la molla che induce a continuare nella dipendenza, sin oltre la disfatta. Nell’ansia, assume i contorni inquietanti del “rituale dello star male”, che, inconsciamente, è attuato quando si affronta una prova o una nuova situazione.
Nella depressione, in molti casi, alimenta e giustifica, in una inconscia falsificazione della realtà, il ritiro sociale, l’aggressività e l’apatia. Tutto, in egual misura, può essere superstiziosamente attribuito a disgrazie esterne, al destino, allo zodiaco, al diavolo o a qualche sortilegio.