Guardare film allegri in gravidanza e ascoltare buona musica fa bene al nascituro: è quanto sostiene uno studio condotto da un gruppo di ricercatori giapponesi dell`Università di Nagasaki guidati da Kazuyuki Shinohara e pubblicato sul Journal of Physiological Sciences che per la prima volta ha indagato gli effetti dell`allegria della mamma sull`evoluzione della gestazione. Se la mamma guarda video allegri, hanno rilevato i ricercatori, il feto nella pancia si muove e sembra divertirsi, mentre quando la mamma è triste il feto tende a stare più fermo manifestando a sua volta emozioni negative e facendo registrare un minor afflusso di sangue al cervello. L`esperimento è stato condotto somministrando a 3 diversi gruppi di gestanti dei videoclip allegri, tristi e neutri. Alle donne sono state fatte indossare le cuffie per garantire che venisse misurato solo l`effetto sortito dalle loro emozioni, e non dai suoni.
Fino ad oggi, spiegano ricercatori, si è sempre cercato di capire quanto la tristezza e l`ansia della mamma in dolce attesa – e in generale gli stati d`animo negativi – potessero riflettersi sullo sviluppo del bambino, tra nascite premature e bambini sottopeso. Questo studio, invece, cerca di capire la correlazione tra le emozioni positive provate durante la gravidanza e la crescita del bimbo.
Dalla ricerca è emerso che il numero di movimenti delle braccia del feto era superiore quando le donne incinte guardavano un videoclip divertente, e che il numero e la durata dei movimenti diminuivano progressivamente durante la visione di video neutri e tristi. Questi risultati suggeriscono che le emozioni indotte nelle donne in gravidanza modificano soprattutto i movimenti delle braccia dei loro bambini, e che le emozioni positive e negative sortiscono effetti opposti sul movimento.
La tristezza, suggerisce Shinohara, aumenta nei feti i livelli di catecolamine, ormoni che vengono rilasciati in risposta allo stress subito. Questi ormoni indirizzano il sangue fuori dall`utero, riducendo l`approvvigionamento al cervello del feto. Una correlazione potrebbe dunque essere rilevata tra la felicità della mamma e un miglior sviluppo cerebrale, e resta da chiarire il ruolo giocato dallo scarso movimento delle braccia nei feti “tristi”. Ma, specificano gli autori, giungere a delle conclusioni sarebbe prematuro. Si attendono ulteriori studi.
Fonte: Il Sole 24 Ore
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