4 segreti per un curriculum vitae vincente
Ormai il CV alla vecchia maniera non serve più! O meglio serve, ma bisogna avere una serie di accortezze per avere successo:
• Deve emergere la vostra unicità! Non spedite a tutti lo stesso cv, ma riformulatelo di volta in volta a seconda dell’offerta di lavoro per cui ci si sta candidando. Tramite il cv le aziende devono comprendere il contributo che solo voi potete apportare a quella specifica azienda.
• Scrivere sempre la lettera di accompagnamento. Come nei rapporti interpersonali, anche l’azienda da “conquistare” vuole sentirsi unica. E’ proprio lì che desiderate lavorare e che siete convinti di poter apportare il famoso contributo unico del primo punto.
• Inserite parole chiave in modo che il cv sia facilmente rintracciabile durante le ricerche nei database delle aziende o delle società di selezione.
• Un’ultima accortezza da non sottovalutare è la vostra “immagine on-line”: a seguito del boom dei social network degli ultimi anni le aziende si sono adattate ai tempi e spesso, in fase di valutazione, affiancano il cv con una ricerca on-line.
Attualmente (Spon, 2010) più di 500.000 persone usano Facebook ed è emerso che molti datori di lavoro consultano questi network per valutare i candidati ancora prima dell’intervista di selezione. Un’indagine del 2006 di ExecuNet su 100 responsabili della selezione del personale ha indicato che il 77% di loro usava questi network quando facevano lo screening delle richieste dei candidati dalla lista sulla base di queste info on-line.
Questa prima impressione on-line (e.Impression) del candidato può condurli addirittura ad eliminarlo dalla lista delle convocazioni, come emerge dal CareerBuilder.com (2006) dove si vede che su 1.50 responsabili della selezione, il 12% usava l’e.Impression ed il 63% di loro ha effettivamente eliminato i candidati sulla base delle informazioni scoperte tramite questi network.
Considerando l’accesso che i datori di lavoro hanno alle informazioni disponibili su Facebook, è sorprendente che la metà dei commenti riguardino feste e il consumo di alchool, molti contenuti siano a sfondo sessuale o comunque illustri immagini di nudo, provocatorie o comunque atteggiamenti irriverenti e sconcezze. Infine da una ricerca di Peluchette e Karl del 2007 emerge il 25% dei commenti riguarda affermazioni dispregiative nei confronti dei propri datori di lavoro.
Quindi…Attenzione!
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