La resilienza indica la capacità di adattarsi al cambiamento. Oggi assume una particolare rilevanza soprattutto nei rapporti di lavoro e in particolare nella costruzione della carriera.
Il mondo del lavoro ieri e oggi
Il mondo del lavoro negli ultimi anni ha subito cambiamenti di rilevante importanza.
Se in passato si entrava in azienda in giovane età con la possibilità di fare carriera e arrivare al pensionamento con la stessa azienda, oggi questa opportunità risulta essere di non semplice realizzazione.
Le riforme del mercato del lavoro susseguitesi nel tempo hanno fatto superare quel mondo:
- i contratti di lavoro sono di breve durata, spesso a progetto;
- a periodi lavorativi si alternano periodi, che possono essere anche di lunga durata, di disoccupazione.
A questo si aggiunge la difficoltà per i giovani di entrare nel mondo del lavoro.
Spesso per riuscire ad avere un contratto è necessario accettare un demansionamento rispetto alla propria carriera scolastica. Non mancano casi in cui questa accettazione si traduce in un totale scostamento tra formazione e lavoro, con notevole difficoltà a rientrare nella tipologia di lavoro per il quale ci si era preparati.
Carriere senza confini
In un panorama così diversificato si parla spesso anche di carriere senza confini.
Questo non solo perché si è costretti a lasciare il paese di origine per andare oltre i confini dell’Italia, ma anche perché non vi è una carriera lineare.
Il rischio, a volte, è di dover ricominciare in una nuova azienda da mansioni inferiori rispetto a quelle maturate nella precedente esperienza lavorativa.
Vi è un costante bisogno di reinventarsi per riuscire a non restare fuori dal mondo del lavoro.
L’esistenza di carriere instabili comporta anche una transizione di responsabilità dall’organizzazione alla persona.
Il mercato del lavoro si aspetta cioè che siano le persone ad assumersi la responsabilità di trovare un “filo conduttore” che dia un senso alle varie esperienze lavorative e aiuti a gestire la crescita personale tramite il lavoro.
Proprio per questo si parla spesso anche di Carriera Proteifome, termine che deriva da Proteo (dio marino caratterizzato dal continuo mutare), per indicare la necessità per qualunque lavoratore di adattarsi ai cambiamenti del mondo del lavoro.
Reagire alle sfide lavorative attraverso la resilienza di carriera
In un contesto così precario nasce la resilienza di carriera.
Con questo termine ci si riferisce al mantenimento della propria rotta nei momenti più complessi e difficili. È la capacità di far fronte a sfide lavorative complesse assorbendo le difficoltà e integrarle in modo significativo e funzionale senza che esse possano produrre conseguenze negative.
Ogni nuovo inizio deve essere visto come una nuova opportunità, ogni termine di contratto deve essere affrontato come un periodo di crescita personale che consentirà di rinnovarsi e anche di migliorare la propria carriera lavorativa.
In questo modo è possibile affrontare la difficoltà di migliorare la propria carriera senza farsi travolgere dagli aspetti negativi.
I suggerimenti per creare una resilienza di carriera arrivano direttamente dall’American Psychological Association, che sottolinea l’importanza di creare relazioni solide e supportive con colleghi, amici, familiari.
Le crisi lavorative non devono essere considerate problemi insormontabili. È opportuno adottare un atteggiamento propositivo volto a sfruttare tutte le positività che possono arrivare dal cambiamento.
Per evitare di essere travolti dalla perdita di lavoro è bene porsi scopi e obiettivi realistici e raggiungibili, non utopistici. In questo modo si riuscirà ad apprezzare ogni piccolo passo fatto in avanti.
Altrettanto importante è portare a termine i propri progetti e quindi non arrendersi alla prima difficoltà, ma tentare altre strade per raggiungere l’obiettivo posto.
Può capitare di avere dei fermi della propria carriera lavorativa anche piuttosto lunghi. È importante non lasciarsi travolgere, ma adottare una prospettiva temporale più ampia.
Gestire la precarietà e le carriere senza confini non è semplice, ma allo stesso tempo non impossibile. Occorre saper ascoltare le proprie emozioni, avere fiducia nelle proprie capacità, stimarsi e avere una profonda conoscenza di sé.
Dr. Roberto Prattichizzo
Psicologo – Psicoterapeuta