Prima regola, durante la gravidanza, è non affaticarsi: lo stress, infatti, potrebbe ostacolare il corretto sviluppo del feto. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista The Journal of Physiology dai ricercatori dell’Università di Cambridge (Regno Unito), secondo cui in condizioni stressanti il nascituro riceve meno nutrimento perché diminuisce il trasporto di glucosio attraverso la placenta.
Nel corso della ricerca, gli esperti hanno somministrato ad alcuni topi incinta, suddivisi in tre gruppi, il corticosterone glucocorticoide, un ormone che regola l’adattamento dell’organismo allo stress, per un periodo di 5 giorni. In particolare, al primo gruppo, composto da 20 esemplari, l’ormone è stato distribuito, disciolto nell’acqua, tra l’11° e il 16° giorno di gravidanza; al secondo insieme, costituito da 34 topoline, è stato fornito tra il 14° e il 19° giorno, mentre al terzo, di controllo, composto da 74 animali, è stata distribuita soltanto acqua. Al termine dell’esperimento, è emerso che nei primi due gruppi, l’aumento dei livelli dell’ormone dello stress aveva portato le future madri ad assumere maggiori quantità di cibo, ma aveva ridotto la capacità della placenta di trasportare il glucosio al feto, ostacolandone lo sviluppo.
“I risultati dello studio dimostrano che i glucocorticoidi materni regolano la nutrizione del feto – spiega Owen Vaughan, che ha coordinato lo studio -. Concentrazioni maggiori degli ormoni glucocorticoidi nella madre (che si presentano in condizioni di stress) possono ridurre il trasporto del glucosio attraverso la placenta e portare a una diminuzione del peso fetale”.
Fonte: Salute24
Autore: Nadia Comerci
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