La ricerca condotta da Cheng at al. pubblicata nel febbraio 2018 sulla rivista CyberPsychology, Behavior e Social Networking ha osservato che l’influenza di stimoli sessuali aumenta la tendenza a commettere cyber crimini, maggiormente negli uomini più che nelle donne.
Gli autori hanno effettuato due esperimenti: nel primo, era prevista la visione di immagini di donne sexy ad un gruppo di uomini e immagini meno sexy al secondo gruppo. Si è potuto osservare che i primi hanno avuto la tendenza a commettere cyber crimini, in particolare cyberbullismo, frodi informatiche, furti informatici e download illegali rispetto al secondo gruppo e alle donne in generale.
Nel secondo esperimento, in cui i soggetti venivano sottoposti a stimoli di “sexual primes” (inteso come maturità sessuale), si è osservata la propensione ad acquistare prodotti online contraffatti invece che autentici e una maggiore facilità a non rispettare la privacy altrui accedendo alla pagina facebook di un’altra persona.
Per concludere, partendo dall’idea che le persone implicate in cyber-crimini preferiscono guadagni a breve termine senza pensare alle conseguenze a lungo termine delle azioni e che, a quanto pare, gli stimoli sessuali (immagini in questo caso) possano condurre a cyber delinquenza, gli autori propongono che una minore esposizione a tali stimoli e una gratificazione ritardata nel tempo possa essere un valido aiuto contro la cyber criminalità.
Dott.ssa Chiara Specchia
Dott. Roberto Prattichizzo (Psicologo Clinico e Tutor)
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Bibliografia: Cheng, Wen Chiou, Wen-Bin. “Exposure to Sexual Stimuli Induces Greater Discounting Leading to Increased Involvement in Cyber Delinquency Among Men”, CyberPsychology, Behavior & Social Networking,Vol. 21 Issue 2, p99-104,febbraio 2018.