Perché la tristezza dura molto più di altre emozioni? Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Motivation and Emotion da Philippe Verduyn e Saskia Lavrijsen, ricercatori dell’Università di Lovanio (Belgio), tutto dipende da quanto si riflette sull’evento scatenante l’emozione. Nel caso della tristezza la sua origine è spesso legata a esperienze di grande impatto, come un lutto o una disgrazia, che richiedono molto tempo per essere comprese e metabolizzate. “Le emozioni che durano a lungo – ha spiegato Levarijsen – tendono ad essere associate a qualcosa di molto importante”.
Insieme a Verduyn, Lavrijsen ha chiesto a 233 liceali di cercare di ricordare recenti emozioni e di indicare la loro durata e le strategie utilizzate per valutare e affrontare queste emozioni. Ne è emerso che la tristezza è quella che dura più a lungo, mentre spesso vergogna, sorpresa, paura, disgusto, irritazione e, soprattutto, la noia hanno vita breve. Non solo, i ricercatori hanno anche scoperto che le emozioni che durano di meno sono in genere scatenate da eventi di scarsa importanza; al contrario, alcune conseguenze degli eventi alla base della tristezza diventano evidenti solo più avanti nel tempo, facendo sì che l’emozione si mantenga viva o, addirittura, si rafforzi. In altre parole, continuando a pensare all’evento che l’ha scatenata e alle sue conseguenze si fa sì che la tristezza persista.
“La riflessione è l’aspetto centrale che fa sì che alcune emozioni durino più a lungo di altre – ha spiegato Verduyn – Le emozioni associate a livelli di riflessione maggiori dureranno di più”.
Fonte: Salute24
Se vuoi approfondire questo argomento di persona, prendi un appuntamento gratuito cliccando qui