Una ricerca pubblicata in America nel 2013 ha messo in luce il tema della violenza fisica perpetuata da genitori sui loro figli.
E’ stato scoperto è che i ragazzi abusati commettono gli stessi atti violenti subiti dai loro genitori, su altri ragazzi. Pertanto l’ abuso di tipo fisico da parte degli adulti rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di comportamenti aggressivi in adolescenza.
Daniel Choe Ewon e Marc A. Zimmerman hanno chiesto a 681 studenti afro-americani di rispondere a domande circa il rapporto con i loro genitori. Dalla loro risposte è emerso che i soggetti avevano reazioni emotive mal controllate, con i loro genitori e con loro i pari.
Gli autori hanno anche scoperto che non solo gli abusi familiari predicono comportamenti aggressivi, ma che lo sviluppo della violenza è un ulteriore fattore di rischio per una vita disagiata nel futuro: questi individui vivono spesso in quartieri dove vige la criminalità e la malavita.
Secondo un sondaggio la frequenza dei conflitti genitori-figli diminuisce in tarda adolescenza, ma l’intensità emotiva distruttiva permane per tutta la vita, e può portare allo sviluppo di patologie gravi.
I bambini non hanno le capacità di comprendere perché il papà e la mamma non vanno d’accordo, e se non vengono ascoltati e guidati con mano, possono rimanere spaventati da tutto ciò che non comprendono.
Questo li porta a innalzare delle barriere, ovvero delle difese da tutto il male che percepiscono, o di leggere delle minacce laddove invece non ce ne sono.
Journal of Research on Adolescence, 2013
Grazia Liantonio