Un amico mi ha posto recentemente questa domanda : “Perchè l’amore non è più sincero come lo era un tempo?”. Una domanda all’apparenza semplice, magari dettata da qualche “disillusione” personale. Ma al di là della risonanza soggettiva, si tratta di una domanda che proprio nella sua laconica semplicità, può aprire un orizzonte assai più ampio di riflessione.
Premesso, innanzitutto, che se l’amore è un sentimento esaltante, rivoluzionario, che dà colore smagliante alla vita, che è come un inebriante “elisir” in grado di trasportarci in un altro mondo dove tutto è magico e meraviglioso ; esso è anche un compito, un’arte, un impegno continuo, che richiede attenzione e persino “fatica”, affinchè resista nel tempo senza logorarsi. Giacomo Leopardi, agli inizi dell’Ottocento, così si esprimeva : “Tornami in mente il di’ che la battaglia d’amor sentii la prima volta, e dissi : Oimé, se questo è amor, com’ei travaglia!”. Da allora, sono passati più di duecento anni, e non credo che le cose siano cambiate di molto. In questo senso, si può dire che l’amore conserva ancora oggi il suo duplice volto di “estasi” e di “tormento”.
Diverso, tuttavia, appare oggi, rispetto al passato, il concetto di “sincerità” nell’amore. Su questo tema vorrei evitare di inoltrarmi sul sentiero scosceso di un astratto “dialogo sopra i massimi sistemi”, scivolando nel campo della sociologia. Ma non posso fare a meno di concedermi un’unica constatazione. Dal 1968 in poi, essere sinceri in amore ha assunto un significato profondamente nuovo rispetto alle precedenti epoche, specialmente in relazione al mondo cosiddetto “patriarcale”, contrassegnato da precise e rigide leggi di costume che dovevano regolare rigorosamente i ruoli all’interno della coppia e della famiglia, specialmente per quanto concerne il rapporto fra “maschile” e “femminile”. Non è detto che la società patriarcale, nella sua staticità, fosse “sincera” sul piano dell’amore. Molti “amori” erano assai più ipocriti di quanto non si creda. Spesso erano pilotati dall’interesse, da un autoritarismo assai oppressivo e divenivano dei veri e propri “calvari a vita” per le donne, che, non avendo alcuna possibilità di ribellarsi ad una società pesantemente maschilista, erano obbligate al silenzio e alla sopportazione, pena lo loro messa al bando dalla società.
Oggi, in un mondo assai meno maschilista rispetto al passato, dove la donna è assai meno schiava (almeno nel mondo occidentale), due persone che si amano possono sperare in una maggiore “sincerità” senza maschere, e, soprattutto, in una maggiore liberta di scegliersi, come di lasciarsi, se qualcosa nel loro rapporto non funzioni.
Questa libertà di incontrarsi, come di lasciarsi, mentre da un lato può rendere più sincero l’amore, dall’altro lato, certamente, costituisce anche un “rischio”, perchè tutto si “gioca” sul piano deil dialogo dei sentimenti, delle reciproche aspettative, dell’attenzione ai reciproci bisogni e della autenticità delle risposte.
Tutta questa “apertura”, può anche rendere talvolta superficiale, mutevole e spesso instabile il rapporto di coppia, ma mentre nel mondo patriarcale era il “costume sociale” a stabilire le regole dello stare insieme, e quelle regole erano, soprattutto per l’uomo, ma anche per la donna, uno “scudo protettivo” che permetteva di non preoccuparsi dell’autenticità dei sentimenti, oggi vi è come una profonda inversione di tendenza. Ambedue i partners sono chiamati in causa “in prima persona” per costruire il loro rapporto, non più come “vuole” la società, ma come essi stessi vogliono e scelgono, nel loro reciproco dialogo.
Tutto questo nuovo fervore è entusiasmante, ma richiede una “cura” particolare nel rapporto d’amore, che in altri tempi non c’era, oppure poteva essere solo casuale.
In sostanza, oggi l’amore vuole che “ci si guardi in faccia” fino in fondo. E il rischio di non piacersi, o il rischio di scoprire che ci piace un altro o un’altra è sicuramente assai maggiore. Ma quando ci si ama veramente, si può anche essere sicuri che il rapporto che ne scaturisce è assai più solido e completo rispetto al passato, perchè nasce da una più autentica e totale libertà di scegliersi.
Alla domanda iniziale posta dal mio amico, oggi si dovrebbe paradossalmente rispondere : “L’amore non é più sincero come lo era un tempo, semplicemente perchè é più autenticamente sincero….”
Autore: Maria Luisa Valenti
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