Un semplice test sulla saliva potrebbe indicare quali bambini tra quelli che soffrono di obesità sono a rischio di fegato grasso, una patologia che se trascurata può portare anche al tumore. A mettere a punto il sistema l’ospedale Bambino Gesù di Roma che ha già incaricato un’azienda di mettere a punto un vero e proprio kit utilizzabile ad esempio per uno screening nelle scuole.
La steatosi epatica o “fegato grasso” è una patologia che colpisce il 38% dei bambini obesi, in un quarto dei quali degenera in steatopatite non alcolica. Da una ricerca di Valerio Nobili, responsabile dell’unità di malattie epatico-metaboliche dell’ospedale è emerso che oltre all’alimentazione scorretta alcuni fattori genetici sono alla base del rischio di sviluppare la malattia epatica.
Proprio dalla ricerca dei fattori genetici nasce l’idea di Bruno Dallapiccola, direttore Scientifico dell’ospedale, di traslare i risultati sperimentali in un prodotto clinico. Il Bambino Gesù ha quindi incaricato la Orga Bio Human di sviluppare il primo kit genetico in grado di identificare contemporaneamente le mutazioni presenti in 4 geni che sono fondamentali per lo sviluppo e la progressione della malattia nel bambino.
«Le informazioni provenienti dall’uso di questo kit nella pratica clinica dei bambini obesi – spiegano gli esperti dell’ospedale – saranno di grande aiuto non solo per effettuare un monitoraggio costante della possibile diffusione della malattia a livello nazionale ma anche per meglio orientare le scelte terapeutiche da adottare».
Fonte: Il Messaggero
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